Scomparso da due mesi a Formia, il fratello: «Vi prego continuate le ricerche di Gianni»

Nessuna traccia del 54enne di Trivio, a febbraio è uscito di casa con il cane: l’animale è tornato, l’uomo è svanito nel nulla

Gianni Filosa, il 54enne scomparso da giovedì a Trivio
di Sandro Gionti
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 11:46

LA STORIA

Sono trascorsi oltre due mesi dalla scomparsa di Gianni Filosa, il 54enne di Trivio che è stato visto l’ultima volta la mattina del 15 febbraio scorso camminare a piedi, in compagnia di Daffy, il suo cagnolino, a poco più di un centinaio di metri dalla sua abitazione di via Rapellucci, dove viveva con la madre Eva. Da quel momento si sono perse le tracce di Gianni, un uomo con fragilità, benvoluto d tutti in paese: Daffy è tornato indietro, a casa, ma Gianni non ha fatto più ritorno nell’abitazione in cui viveva con la madre Eva, non molto distante dal bar gestito in piazza dal fratello Daniele.

Le ricerche effettuate in tutto il sud pontino e anche oltre dalle forze dell’ordine, dai vigili del fuoco, dalla Protezione civile Ver Sud Pontino, dall’associazione Penelope, da tanti volontari e dall’intera comunità di Trivio non hanno dato alcun esito. Sono stati attivati anche elicotteri e cani molecolari e del caso si è interessata anche la trasmissione televisiva "Chi l’ha visto". Sono stati setacciati dirupi, zone impervie di Campese, pozzi. Foto del 54enne triviese sono state disseminate in tutte le zone strategiche della provincia e anche più lontano, ma Gianni sembra svanito nel nulla.

«Noi continuiamo a cercarlo, non abbiamo ancora perso la speranza - confessa il fratello Daniele, che abita nell’appartamento sovrastante a quello in cui vivono Gianni e la madre e gestisce il bar di piazza Sant’Andrea - Ripercorro le strade e i luoghi che solitamente frequentava Gianni, alla ricerca anche di un minimo indizio che possa tenere in vita le nostre speranze.

Sono state visionate accuratamente le telecamere pubbliche e private di Trivio e dintorni, ma non sono emersi elementi che potessero spiegare il mistero della sua scomparsa».

Daniele si ferma un attimo e un nodo gli viene alla gola nel ricordare quella mattina del 15 febbraio scorso: «Gianni era uscito presto di casa diretto al panificio per comprare il cane, era tornato poco dopo a casa per uscire di nuovo a prendere il latte e, infine, alle 8.45 era uscito la terza volta in compagnia del suo cagnolino Daffy. E’ stata l’ultima volta in cui una nostra zia lo ha visto insieme al cane camminare in strada, sotto via Rapellucci. Da quel momento si sono perse le sue tracce. Il cane è tornato a casa, lui purtroppo no. Nei giorni successivi ci sono arrivate segnalazioni da località vicine su una sua possibile presenza in quei luoghi, ma sono risultati falsi allarmi. Continuiamo a cercarlo e rivolgiamo a tutti un appello affinché si mettano in contatto con la nostra famiglia o con l’associazione Penelope Lazio (3396514799), di cui è referente territoriale l’avvocato Emanuela Di Marco, che ci è stata molto vicina, o con le forze di polizia, nel caso fosse avvistato da qualche parte mio fratello Gianni, che ha dei problemi ed ha bisogno di aiuto».

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