"Bluey", il beniamino dei bimbi che conquista i genitori

Spopola negli Usa (e anche in Italia) la serie animata di Disney+. Oltre al cartone, libri e dischi. Ma il suo futuro resta incerto

La famiglia di Bluey, su Disney+
di Ilaria Ravarino
4 Minuti di Lettura
Martedì 23 Aprile 2024, 06:05

Una settimana fa, il panico. Con la pubblicazione su Disney+ di Il cartello, ultimo episodio del cartone animato Bluey, sembrava finire un'epoca. Per 153 puntate e tre stagioni la famiglia di cani di razza Australian Cattle Dog, nata dalla fantasia di Joe Brumm – mamma Chilli e papà Bandit, le figlie Bingo e Bluey, animali antropomorfi dai grandi occhi rotondi - aveva tenuto compagnia a bambini in età prescolare e ai loro genitori, conquistando nel giro di sei anni il primato di serie di maggior successo sulla piattaforma di Topolino.

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L’ISPIRAZIONE
Un Peppa Pig australiano – il paragone non è casuale: Brumm ha lavorato per anni come autore, in Inghilterra, proprio su quel cartone - abbastanza semplice da conquistare i bambini e sufficientemente profondo da coinvolgere gli adulti, spesso chiamati in causa – con le loro frustrazioni, insicurezze e piccole gioie, nel ruolo di genitori. «Mi piaceva il modo con cui Peppa Pig riusciva a essere davvero inglese pur parlando una lingua universale», ha spiegato Brumm in un'intervista al New York Times, «io ho provato a fare lo stesso. Volevo raccontare l'Australia senza doverci mettere per forza canguri e koala, solo con la quotidianità di una famiglia normale». Dal 2018 a oggi, Bluey è diventata un caso: seconda serie più vista su piattaforma l'anno scorso negli Stati Uniti, distribuita oggi in 60 paesi, un Emmy e un Bafta vinti, il cartone ha dato vita negli anni a una serie di libri da 20 milioni di copie, a una colonna sonora da 350 milioni di stream, oltre a uno spettacolo teatrale, Bluey’s Big Play, in giro per l’Australia e gli Stati Uniti e presto in tournée in undici città spagnole. 

I FAN
Secondo l’agenzia Bloomberg, lo show è stato responsabile del 29% di tutte le visualizzazioni (oltre a quelle dei film) su Disney+ nel quarto trimestre del 2023, e il franchise, che comprende anche videogiochi, applicazioni ed esperienze immersive, averebbe un valore di due miliardi di dollari.

Tra i fan della serie ci sono le sorelle Kylie e Dannii Minogue (loro le voci dell'audiolibro di Bluey su YouTube), ma anche Joel Edgerton, Natalie Portman, Rose Byrne e Lin-Manuel Miranda - tutti comparsi nelle puntate in un cameo da doppiatori - ed Eva Mendes, fedelissima del cartone con il marito Ryan Gosling e le figlie. 


I PADRI
Un fenomeno economico, si, ma anche culturale: nel 2019 Bandit, il capofamiglia del cartone, è stato eletto dai pediatri australiani “padre dell'anno”, per la sua capacità di proporre un “modello paterno moderno, vicino ai figli e collaborativo”. Su Facebook c'è persino un gruppo, “Bandits: il gruppo Bluey per soli papà” in cui gli 86.000 membri si scambiano consigli sui figli e su come essere “padri migliori”. Disney cerca da anni, inutilmente, di acquistare i diritti da Brumm, ma lui non cede: Bluey è, e deve restare, australiano, realizzato dallo stesso team di 50 persone (il responsabile della colonna sonora è suo fratello), saldamente nelle mani dello studio di Queensland Ludo. Un impegno notevole per un cartone che, secondo il suo stesso creatore, sarebbe stato “perfetto” in tre stagioni. E così, in mancanza di notizie su una quarta stagione, la messa in onda dell'episodio Il cartello, dalla durata extralarge – 28 minuti anziché i sette tradizionali – concluso con l'addio alla casa di Brisbane della famiglia di Bluey, costretta a traslocare, è suonato come un campanello d'allarme. 


IL TRASLOCO
Non un dettaglio, il trasloco da Brisbane, se si considera che per la casetta a due piani della famiglia Bluey si è scatenata in rete una vera ossessione – è possibile persino affittarne una riproduzione e trascorrervi una notte. Domenica scorsa,però, il colpo di scena: Disney+ ha pubblicato senza preavviso una nuova puntata del cartone, tenuta nascosta - spiega il produttore Sam Moor - per «sorprendere» il pubblico. Il titolo, piuttosto eloquente, è La sorpresa. «Bluey tornerà», dice. «Scoprirete come». Hollywood è dietro l’angolo. 

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