Giornata mondiale dell'igiene delle mani: chi ha inventato il gesto e come lavarsi correttamente. Le iniziative a Roma

Secondo l'Oms, la pulizia con il sapone deve durare dai 40 ai 60 secondi: negli ospedali della Capitale materiale informativo e incontri

Giornata mondiale dell'igiene delle mani: chi ha inventato il gesto e come lavarsi correttamente. Le iniziative a Roma
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Giovedì 2 Maggio 2024, 19:25 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 14:04

Lavare le mani, spesso e bene con il sapone. Una regola semplice ed efficace per proteggere la propria salute e quella degli altri. Un gesto basilare e quasi banale che siamo abituati a fare tutti i giorni, prima dei pasti oppure dopo aver utilizzato il gabinetto. Ma non è sempre stato così. Nell'Ottocento fu un medico ungherese di nome Ignaz Semmelweis a capire che per proteggere la salute delle partorienti ricoverate nel suo reparto di ostetricia a Vienna bastava lavarsi le mani.

Il medico che ci ha insegnato a lavare le mani

Semmelweis, "il salvatore di madri", come era soprannominato dalle sue pazienti, notò che le donne ricoverate morivano dopo il parto per la cosiddetta febbre puerperale, una piaga che affliggeva i reparti di ostetricia in tutta Europa. Nel 1847 Semmelweiss creò una soluzione igienizzante, a base di ipoclorito di calcio, con cui i medici dovevano lavarsi le mani prima del travaglio delle pazienti. Nel giro di un anno, la mortalità delle madri calò dal 7,8% all'1,2%.

Oggi, più di 150 anni dopo la scoperta del medico ungherese, è ancora più importante lavarsi le mani con sapone o soluzioni alcoliche che abbiamo imparato ad avere sempre con noi anche a causa del Covid-19. Oggi il consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e del Ministero della Salute è quello di prestare attenzione al lavaggio delle mani che, insieme al distanziamento sociale e alle mascherine, costituisce una barriera fondamentale contro l'infezione da Sars-Cov-2 e da altri batteri.

Come lavarsi le mani

Per essere efficace il lavaggio delle mani con acqua e sapone, come consiglia l'Oms, deve durare dai 40 ai 60 secondi e deve essere effettuato con cura e con i giusti movimenti. Le soluzioni alcoliche, che abbiamo imparato ad avere con noi anche dopo il periodo pandemico, sono efficaci per eliminare il virus, attraverso un meccanismo che altera la struttura chimica delle proteine e degli enzimi del germe.

La Giornata mondiale dell'igiene delle mani 2024

Mezzi pubblici, attrezzi da palestra, cibo, soldi.

Durante la giornata le nostre mani vengono a contatto con numerosi oggetti su cui proliferano batteri. Per non dimenticare l'importanza del lavaggio delle mani il 5 maggio di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell'igiene delle mani.

Il tema della campagna 2024 è: "Promuovere la conoscenza tra gli operatori sanitari e lo sviluppo delle loro capacità attraverso una formazione professionale, innovativa e di impatto, sulla prevenzione e il controllo delle infezioni, inclusa l'igiene delle mani", accompagnato dallo slogan: "Perché condividere le conoscenze sull'importanza dell'igiene delle mani è ancora così importante? Perché aiuta a ridurre la diffusione di patogeni pericolosi nel contesto dell'assistenza sanitaria".

Le iniziative a Roma

Numerose le iniziative negli ospedali della Capitale con la divulgazione di materiale informativo e incontri. Tra gli appuntamenti sono previste delle dimostrazioni pratiche interattive con la presenza di personale infermieristico e studenti del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza” e “Tor Vergata”. Diversi gli eventi organizzati dalla Asl Roma 3: lunedì 6 maggio dalle 9 alle 12 saranno presenti infopoint presso l'atrio dell'Ospedale G.B. Grassi e del Cpo di Ostia con box pedagogico a ultravioletti per la verifica dell'igienizzazione mani.

Martedì 7 maggio dalle 9 alle 12 saranno predisposte quattro postazioni informative rivolte ai cittadini sulla corretta procedura di igiene delle mani presso la Casa della Salute a Ostia, il Poliambulatorio di Coni Zugna a Fiumicino e la Casa della Salute di Palidoro. Invece mercoledì 8 maggio dalle 8 alle 14 si terrà un corso di formazione rivolto agli Infection Control Link Nurse, infermieri specialisti per la prevenzione ed il contrasto alle Infezioni Correlate all'assistenza in ambito ospedaliero nell'aula Sinibaldi del Grassi.

Le iniziative nel resto d'Italia

In Alto Adige lunedì 6 maggio saranno allestiti nell'atrio degli ospedali di Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano alcuni stand dove assieme alla distribuzione di gadget e opuscoli informativi verranno divulgate informazioni inerenti alle corrette pratiche di igiene delle mani. Al Papa Giovanni XXIII di Bergamo invece gli infermieri allestiranno una postazione in cui sarà anche possibile farsi scannerizzare per visualizzare la percentuale di superficie delle mani igienizzata correttamente con il gel idroalcolico. Previsto per il 6 maggio anche un evento celebrativo nell'Ospedale Civile SS. Annunziata di Sassari.

All'ente ospedaliero Ospedali Galliera di Genova martedì 7 maggio alle ore 8:30 ci sarà un corso gratuito tenuto da specialisti, al fine di fornire una formazione completa e aggiornata sull'importanza nella prevenzione delle malattie e nella promozione della salute. Infine il 9 maggio ci sarà un evento regionale all'Università Magna Graecia di Catanzaro composto da sessioni teorico-pratiche con diverse figure professionali.

La ricerca

Dai dati della ricerca dell'Osservatorio Opinion Leader 4 Future (Credem - Cattolica) emerge un calo dell'attenzione degli italiani verso l'igiene delle mani: solo una persona su due (54%) dichiara che lavarsi le mani è diventato più importante con la pandemia mentre il 45% degli intervistati afferma di lavarle più frequentemente contro il 55% dello scorso anno.

Ma emergono ulteriori dati dall'indagine condotta dai ricercatori dell'Università Cattolica e dell'istituto Bilendi, in collaborazione con gli specialisti della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, che sarà presentata martedì 7 maggio alle ore 10 presso il Gemelli. In particolare, il 22% degli intervistati dichiara di aver ridotto il lavaggio delle mani. Il sapone è utilizzato dal 97% degli intervistati. Solo il 25% invece usa gel igienizzante e il 7% le salviette. Le donne si lavano le mani più spesso degli uomini mentre per gli over 65 il gesto è meno frequente rispetto ai più giovani.

Luigi Ianesi, Responsabile relazioni esterne di Credem, è certo che solamente «attraverso la buona informazione si possano sensibilizzare le persone ad attuare e a stimolare negli altri il rispetto di quelle pratiche, anche semplici come l’igiene delle mani, in grado di salvare vite ed avere un impatto concreto sulla società».

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