Scuola chiusa per Ramadan, il Colle si schiera. Mattarella scrive ai docenti: «Apprezzo il vostro lavoro»

Valditara contrario alla sospensione delle lezioni

Scuola chiusa per Ramadan, il Colle si schiera. Mattarella scrive ai docenti: «Apprezzo il vostro lavoro»
di Andrea Bulleri
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Martedì 26 Marzo 2024, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 08:29

ROMA Si era rivolta direttamente a Sergio Mattarella, la vicepreside dell'istituto di Pioltello finito nella bufera per aver deciso di sospendere le lezioni per il Ramandan. E la richiesta non è caduta nel vuoto. Perché nel giro di pochi giorni la risposta dell'inquilino del Quirinale è arrivata. Un messaggio di poche righe in cui il presidente esprime il suo sostegno per quella scelta che aveva fatto salire sul piede di guerra buona parte della maggioranza, contraria alla chiusura. A cominciare dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.

Pioltello, confermata la chiusura della scuola per la festa di fine Ramadan: delibera revisionata dal consiglio d'istituto

LA LETTERA

«Gentile professoressa si legge nella missiva firmata da Mattarella ho ricevuto e letto con attenzione la sua lettera. E, nel ringraziarla, desidero dirle che l'ho molto apprezzata». Il presidente va oltre: «Apprezzo prosegue il lavoro che il Corpo docente e gli organi di Istituto svolgono nell'adempimento di un compito prezioso e particolarmente impegnativo». E l'apprezzamento, puntualizza Mattarella, va «al di là del singolo episodio, in realtà di modesto rilievo». Parole da cui traspare la valutazione del capo dello Stato per tutta la vicenda che ha riguardato l'istituto comprensivo Iqbal Masih in provincia di Milano, frequentato in gran parte da allievi di fede musulmana. Non solo stima per il lavoro dei docenti, impegnati a lavorare per l'inclusione degli alunni di origine non italiana (uno sforzo per cui durante il Covid la stessa prof destinataria della lettera, Maria Rendani, era stata nominata da Mattarella Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica). Ma anche un invito a ridimensionare le polemiche sul caso. Che viste dal Colle, somigliano molto a una tempesta in un bicchiere d'acqua. In quelle cinque righe, insomma, è facile leggere una presa di posizione a sostegno della scelta della scuola di chiudere il 10 aprile, giorno della festa di fine Ramandan. Scelta che tanto ha fatto discutere.
Una decisione confermata dal consiglio di istituto dei giorni scorsi, che dopo l'altolà arrivato dall'ufficio scolastico regionale aveva però stabilito di ridurre da quattro a due i giorni di stop extra delle lezioni previsti dal calendario scolastico.


«Ringrazio il presidente è la reazione a caldo della sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti raccolta da Il Giorno il suo è un segnale di distensione e di sostegno a tutta la comunità dopo giorni difficili per una vicenda che a questo punto considero chiusa». Mentre il consiglio d'istituto ribadisce: «Ora rispettate la nostra scelta». E annuncia per il 21 maggio una giornata per promuovere la diversità culturale e «il confronto tra religioni».
Lo scontro, però, pare tutt'altro che rientrato.

Valditara, nonostante la soddisfazione per il (mezzo) passo indietro della scuola che ha rivisto le motivazioni con cui aveva disposto la chiusura (ora facendo riferimento solo alle esigenze didattiche dettate dall'assenza in quei giorni di gran parte degli studenti), ha fatto sapere che farà presto visita all'istituto di Pioltello. «Non credo che si faccia inclusione chiudendo le scuole», è la linea del ministro, «ma parlando dei problemi, del dialogo tra religioni. Meglio discutere che chiudere le scuole».

L'INTERROGAZIONE

Il caso pare destinato ad approdare a breve anche in parlamento: Fratelli d'Italia ha già annunciato un'interrogazione al titolare del dicastero di viale Trastevere. All'attacco anche la Lega, con l'eurodeputata e consigliera comunale Silvia Sardone che definisce quella della scuola una scelta «scandalosa» di «integrazione al contrario». Altro che tempesta in un bicchiere d'acqua, com'era sembrata al Colle.

 

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