Parco Falcone e Borsellino, eseguito il 2,5% dei lavori. L’ultimatum del Comune

Il finanziamento da 5,5 milioni di euro a rischio: deve essere completato il 30% dei lavori entro luglio

Recinzione inizio cantiere parco Falcone Borsellino
di Andrea Apruzzese
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Venerdì 10 Maggio 2024, 02:20

I lavori al parco Falcone e Borsellino sono appena al 2,5% e, se entro lunedì le ditte non torneranno al lavoro, l’amministrazione comunale di Latina adotterà «le soluzioni più drastiche possibili per dare attuazione all’opera e salvare il finanziamento Pnrr, concordando le azioni anche con il ministero». Sono le dichiarazioni dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Latina, Massimiliano Carnevale, e della dirigente di settore, Micol Ayuso, ascoltati ieri, insieme al direttore dei lavori, in commissione Trasparenza, convocata dalla presidente Floriana Coletta per un aggiornamento sullo stato delle operazioni. Lavori a rilento, e il Comune pensa all'escussione della polizza fideiussoria, o a far scorrere la graduatoria, affidando a un'altra ditta. Ma con il rischio o di non rispettare i termini Pnrr su un finanziamento da 5,5 milioni di euro; o anche un contenzioso con il consorzio oggi assegnatario.

PNRR, FONDI DA SALVARE
Lavori che dopo 4 mesi sono solo al 2,5%. La consegna del cantiere era avvenuta il 18 dicembre, con avvio dei lavori fissato per l’8 gennaio, data a cui sono seguiti ritardi causati all’inizio dai due ricorsi, presentati una prima volta dalla seconda classificata, poi dalla ex prima classificata. Dopo che il Tar aveva dato ragione all’amministrazione, i lavori sono partiti, ma sono consistiti solo in una recinzione più ampia del cantiere (dato che la prima era blanda e la gente continuava a entrare e uscire) e nella scarificazione dell’asfalto sui viali del parco.

Parco che - è stato ricordato - è sotto tutela non solo per il suo essere all’interno della “zona rossa” del centro storico di Latina, ma anche per il suo essere monumento, disegnato e progettato da Oriolo Frezzotti.

Ed è stato quindi necessario il parere della Soprintendenza sul progetto, anche sugli stessi cigli dei marciapiedi da rimuovere. L’8 gennaio l’avvio dei lavori, ma già il 25 gennaio è stato necessario un primo ordine di servizio per la recinzione del cantiere; un secondo ordine di servizio il 5 febbraio per fare iniziare i lavori; il 9 aprile la prima diffida, il 29 aprile la seconda, intimando anche la rescissione del contratto. Senza risposta. Il 6 maggio l’ultimo incontro sul cantiere: la ditta avrebbe dovuto riprendere entro mercoledì 8 maggio, «ma ancora non si è visto nessuno».

LAVORI A RILENTO
«Stiamo valutando soluzioni drastiche, pur mantenendo il finanziamento (il Pnrr non ammette ritardi, ndr), colloquiando sia con le ulteriori ditte in graduatoria, sia con il ministero - ha detto la Ayuso - i lavori sono eseguiti da un consorzio di cooperative, e lo stesso consorzio ha indicato le ditte, che però hanno mostrato problemi; ci hanno comunicato successivamente che una la volevano sostituire, e speravamo che le operazioni potessero accelerare, ma così non è stato». Ora i tempi stringono: entro il 31 luglio deve essere completato il 30% dei lavori, pari a un milione 380.000 euro: potrebbe anche essere realizzato, dato che la sola demolizione dei viali assomma a 900mila euro, ma c’è in mezzo anche la pubblica illuminazione e l’acquisto dei materiali. «Se lunedì iniziano, ce la possiamo ancora fare. Ma se passa un’altra settimana - ha concluso l’assessore Carnevale - andiamo in difficoltà».

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