Cdp, le Fondazioni confermano il presidente Gorno Tempini. In cda entrano Calvosa e Guiso

Riunione fra i dieci grandi enti soci di Cassa: c’è stata unanimità sul terzo mandato del presidente.

GIOVANNI GORNO TEMPINI CDP
di Rosario Dimito
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Giovedì 9 Maggio 2024, 07:15

Nel risiko delle nomine delle 500 poltrone di Stato, ieri sera è stato sistemato un primo tassello fondamentale, anche se atteso. Giovanni Gorno Tempini è stato designato per un terzo mandato alla presidenza di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), dove, salvo colpi di scena, anche l’ad Dario Scannapieco dovrebbe essere confermato. Ma se l’indicazione del capo azienda dipende dal Tesoro d’intesa con Palazzo Chigi, la scelta del numero uno spetta alle 60 fondazioni azioniste. E ieri pomeriggio, secondo quanto ricostruito dal Messaggero, c’è stata una riunione in videocall fra le 10 grandi fondazioni: Sardegna (1,611%), Compagnia Sanpaolo (1,594%), Cariplo (1,558%), Crt (1,5%), Lucca (0,852%), Cuneo (0,764%), Firenze (0,601%), Perugia (0,601%), Padova Rovigo (0,599%), Trento e Rovereto (0,512%). Assenti Lucca che aveva comunque condiviso in anticipo le proposte e Perugia perchè il neo presidente Alcide Casini è stato eletto due giorni fa. La riunione gestita da Giovanni Azzone, presidente di Cariplo e di Acri, in una mezzora ha fatto emergere l’unanimità sulla designazione di Gorno Tempini ma anche sugli altri due nomi spettanti al socio di minoranza: gli enti hanno tutti insieme il 15,93% mentre il Tesoro possiede l’82,77% e l’1,30% sono azioni proprie. I due consiglieri sono nuovi di zecca.

ASSEMBLEA APERTA

A Crt spettava un posto, in base all’accordo raggiunto nei mesi scorsi quando si era liberato un posto e, transitoriamente, su assegnato al dg Acri Giorgio Rughetti.

La fondazione torinese ha indicato Lucia Calvosa, giurista di fama ed esperienza, essendo stata presidente di Eni e nei board di Mps e Tim.

L’altro consigliere è stato proposto dalla fondazione Sardegna: Luigi Guiso, economista e docente universitario che prende il posto di Alessandra Ruzzu che ha completato due mandati. L’assemblea di Cassa Depositi e Prestiti è convocata per il 13 maggio in prima convocazione e il 24 maggio in seconda: sembra che l’azionista di maggioranza voglia tenerla aperta fino alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Le fondazioni hanno scelto i tre posti, ora al Mef e governo spettano gli altri cinque, visto che Scannapieco dovrebbe restare. Non è la prima volta che l’assise resta aperta: nel 2018 è stata rinviata tre volte e poi il 24 luglio è uscita la fumata bianca con la nomina di Fabrizio Palermo ad e Massimo Tononi presidente.

Cdp potrebbe essere battistrada rispetto al rinnovo degli altri 51 cda e 59 collegi sindacali. Altre poltrone pubbliche da nominare sono i vertici di Fs dove l’attuale ad Luigi Ferraris sarebbe stato scelto da Kkr con l’appoggio della cordata F2i e del Mef per guidare la Netco, la società contenente la rete di Tim; della Rai, Anas per citare le poltrone più di rilievo.

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