Le tigri in Nepal sono raddoppiate e Di Caprio ci ha messo lo zampino

Le tigri in Nepal sono raddoppiate e Di Caprio ci ha messo lo zampino
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Mercoledì 26 Settembre 2018, 21:56
Non solo testimonial per il WWF. Leonardo Di Caprio ha fatto molto di più per le tigri del Nepal. La sua Fondazione per l'ambiente ha infatti finanziato un programma di conservazione del felino raggiungendo in nove anni uno strepitoso risultato: la popolazione locale delle tigri è quasi raddoppiata, da 121 a 235. Naturalmente, non è tutto merito del divo hollywoodiano ma del  governo di Katmandu che in questi anni si è impegnato con forza e convinzione per proteggere i suoi animali selvatici da bracconaggio e riduzione dell'habitat.
«Il nostro impegno per il piano d'azione per la conservazione della tigre continua -, ha dichiarato Bishwa Nath Oli, segretario del Ministero delle foreste e dell'ambiente -. Proteggere le tigri è una priorità assoluta per il governo, le forze dell'ordine, le comunità locali e la comunità internazionale». Le tigri nepalesi sono state censite tra novembre 2017 e aprile 2018 nel Terai Arc Landscape (TAL), una vasta area transfrontaliera che comprende diversi importanti habitat condivisi con l'India. Per il censimento, condotto dal governo con la collaborazione del WWF, sono state utilizzate fototrappole e software specializzati nella stima dell'abbondanza e distribuzione delle tigri in natura. Oggi la popolazione di tigri in Asia è stimata in meno di 4.000 esemplari. Tredici Paesi si sono impegnati col WWF a raddoppiare il numero dei loro esemplari entro il 2022, un'iniziativa chiamata TX2. In Nepal, Bhutan, India e Russia gli sforzi di conservazione hanno portato a una crescita delle popolazioni. Ma nel Sudest asiatico, questi predatori continuano ad essere vittime di bracconaggio e deforestazione.
«Il Nepal è stato un leader negli sforzi per raddoppiare le tigri all'interno dei suoi confini e serve da modello per la conservazione della biodiversità in Asia e nel mondo», ha commentato Leonardo Di Caprio.
L'attore è membro del consiglio del WWF-USA e presidente della Fondazione che porta il suo nome. Questa dal 2010 ha finanziato il programma di conservazione della tigre nel Bardia National Park in Nepal e altrove. A maggio di quest'anno, riferisce il WWF, il Nepal ha celebrato un altro grande risultato nella tutela della fauna: il raggiungimento di 365 giorni di «bracconaggio zero» ai danni dei rinoceronti in cinque anni, tra il 2011 e il 2018.
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