Paolo Traino condannato a 7 anni e mezzo l’ex coach della Stella Azzurra, abusò (per 3 anni) del baby giocatore

Il suo avvocato, Marco Bisogni commenta: "Purtroppo si tratta di una situazione grave, che andrebbe curata. Una vera e propria patologia, che necessiterebbe di rieducazione"

Il coach della Stella Azzurra, Paolo Traino
di Valentina Errante
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Venerdì 10 Maggio 2024, 00:52

È stato condannato a sette anni e mezzo in primo grado, Paolo Traino, l’ex allenatore della Stella Azzurra di 55 anni, accusato di violenza sessuale su minore per avere costretto un ragazzino all’epoca tredicenne a spogliarsi e a lasciarsi baciare e di averlo stuprato almeno in due occasioni.

Il pm Alessia Natale, il mese scorso, per l’imputato, che è detenuto, aveva chiesto una pena di dieci anni, sottolineando le difficoltà psicologiche che il giovane sportivo aveva affrontato per gli abusi durati tre anni, durante i quali, tentando di sottrarsi alla cieca e violenta sopraffazione, era anche stato minacciato dal coach di essere escluso dagli allenamenti.

I PRECEDENTI

Traino, che nel 2000 aveva patteggiato mesi di carcere per pornografia minorile, si era fatto strada nel basket, ma poi era finito ancora nei guai, nel 2015, con l’accusa di avere molestato due giovanissimi che allenava a Perugia. La vicenda si era conclusa, nel 2018, con una condanna a due anni di reclusione, diventata definitiva nel 2022. Mentre la procura di Roma ha chiuso un’altra indagine che lo vede indagato sempre per una presunta violenza sessuale nei confronti di un altro giovane talento della Stella Azzurra.

LA VICENDA

Il coach aveva ottenuto l’incarico di allenare i ragazzi della Stella Azzurra nel 2017. È in quell’anno che conosce, quella che sarebbe diventata la sua giovane vittima. In una costringe a spogliarsi e a baciarlo. Il giovane sportivo ha paura, è fragile non sa cosa fare.

Un anno dopo però protesta, non vuole più subire gli abusi. È allora che Traino lo minaccia, gli dice che non lo farà più allenare. E le violenze vanno avanti fino a diventare stupro. Della gravità dei fatti si era reso conto un collaboratore della società, che si era presentato spontaneamente alla polizia nel 2020, rivelando gli abusi. È allora che iniziano le indagini che, nel febbraio di tre anni dopo, porteranno all’arresto dell’allenatore che fino a qualche mese prima era ancora sotto contratto con la Stella Azzurra. Secondo le indagini della Squadra mobile, il coach trentino la sera avrebbe invitato il ragazzo nella sua stanza, con le scuse di massaggi terapeutici, pur non essendo un fisioterapista, o di schemi di gioco da approfondire.

LA DIFESA

«Non mi sono reso conto della gravità della mia condizione», aveva detto Traino prima della discussione e adesso il suo avvocato, Marco Bisogni commenta: «Purtroppo si tratta di una situazione grave, che andrebbe curata. Una vera e propria patologia, che necessiterebbe di rieducazione. Siamo riusciti a evitare una pena pesante come quella chiesta dal pm, si è tenuto conto del pentimento e della resipiscenza del mio assistito».

LA RADIAZIONE

Lo scorso 17 luglio, il Tribunale federale, nella seduta del 17 luglio 2023, ha disposto la radiazione per Traino. La Fip, Federazione italiana pallacanestro, ha reso noto il provvedimento proprio in relazione alle accuse di violenza sessuale su minore.

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