Ieri Filippo avrebbe compiuto 20 anni. Non ha fatto in tempo a festeggiarli, perché venerdì scorso è deceduto, a un passo dal suo sogno. Desiderava tanto rimettersi in forma e tornare a guardarsi allo specchio con piacere. Per un ragazzo della sua età era insopportabile vedere ogni mattina sulla bilancia quel numero a tre cifre: 160 chili. Per questo aveva deciso di sottoporsi a un intervento di riduzione dello stomaco, di quelli più diffusi per chi ha problemi di obesitò. Ma qualcosa è andato storto, perché a distanza di pochi giorni dalle sue dimissioni dalla clinica di Arezzo in cui si era operato, ha iniziato a sentirsi male. E nell’arco di 24 ore è morto. Ora la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti. I carabinieri - che indagano sul caso - hanno già sequestrato alcune cartelle cliniche. L’autopsia verrà eseguita venerdì prossimo dal medico legale Dino Tancredi: dovrà stabilire se l’intervento di “sleeve gastrectomy” (una gastrectomia parziale) sia stato eseguito correttamente o se invece ci sia stato un nesso di causalità tra l’operazione e il decesso del giovane.
Morto per bypass gastrico, la vicenda
Filippo Cocci abitava con la sua famiglia alla Balduina.
La denuncia
Due giorni dopo, ossia domenica scorsa, il padre del ragazzo, assistito dagli avvocati Cristiano Pazienti e Otello Pontini, ha presentato una denuncia ai carabinieri della stazione Medaglie d’Oro, che è arrivata sul tavolo del pubblico ministero di turno, Fabio Santoni. Il fascicolo è stato subito aperto per omicidio colposo. Ora l’esame autoptico dovrà chiarire se ci sia stata imperizia, imprudenza o negligenza da parte dei chirurghi che hanno operato il 19enne nella clinica di Arezzo.
Quello di Filippo, purtroppo, non è un caso isolato. Il 9 giugno del 2021 Giada De Pace è morta a 25 anni su un tavolo operatorio durante un intervento di routine per l’inserimento di un bypass gastrico in un ospedale sull’Aurelia. Originaria di Zagarolo, studiava all’Università di Tor Vergata. Su Facebook la vittima aveva postato un articolo su una ragazza di 24 anni che aveva rinunciato all'assunzione perché il titolare del negozio di Crotone le aveva detto: "Sei troppo grassa per fare la commessa qui". A margine di questo articolo Giada aveva scritto: "Bell'Italia! Complimenti".