Avellino, corruzione e depistaggi: arrestato il sindaco (dimissionario) Gianluca Festa

Un post tratto dal profilo Facebook di Gianluca Festa +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK
di Gianni Colucci
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Venerdì 19 Aprile 2024, 07:07

Duecentomila euro di spot via radio affidati senza gara per pubblicizzare il concerto di Capodanno. E un altro maxi evento, l’Eurochocolate, finito sotto la lente dei magistrati per presunte sponsorizzazioni irregolari. Sono alcune delle accuse contestate al sindaco di Avellino Gianluca Festa, finito in manette ai domiciliari con l’accusa – tra le altre – di corruzione in alcuni appalti pubblici.

Ieri mattina anche i cani delle Guardia di Finanza sono entrati nell’abitazione del primo cittadino, ex Pd, poi sostenuto da liste civiche. I carabinieri del comando provinciale hanno consegnato al primo cittadino l’ordinanza con la quale veniva posto ai domiciliari dal Gip Giulio Argenio. L’inchiesta è denominata Dolce Vita. Per Festa (che è già accusato di associazione per delinquere) si ipotizzano i reati di tentata induzione indebita, corruzione per l’esercizio della funzione, rivelazione di segreto d’ufficio aggravata, falso in atto pubblico, peculato, depistaggio.

LE ACCUSE
Contemporaneamente nel centro storico della città veniva perquisita anche l’abitazione del vice sindaco Laura Nargi a cui veniva sequestrato il telefonino e recapitato un avviso di garanzia con l’accusa di associazione per delinquere. Agli arresti domiciliari anche l’architetto Filomena Smiraglia, già dirigente dei settori Lavori Pubblici e Attività Produttive del comune di Avellino e l’architetto Fabio Guerriero, che è titolare di un’azienda in rapporti con l’amministrazione pubblica del capoluogo.

L’inchiesta che rappresenta uno sviluppo di un primo filone che aveva portato all’indagine su Festa e alle sue dimissioni nei giorni scorsi (il comune di Avellino è retto da 48 ore da un commissario prefettizio), vede coinvolti anche la società di radiofonia Rds un cui rappresentante è indagato insieme al sindaco per l’affidamento, ritenuto dal magistrato illecito, di servizi di promozione di attività dell’ente. Qualcosa come duecentomila euro di affidamenti senza gara all’emittente per pubblicizzare il concerto di Capodanno svoltisi ad Avellino (sul palco Antonello Venditti presentato da Anna Pettinelli).

Anche per un altro maxi evento, Eurochocolate-Avellino che si è svolto a febbraio scorso nella settimana di San Valentino nel capoluogo irpino, c’è un’indagine che ha coinvolto un imprenditore che gestisce il franchising ad Avellino di una grande catena della ristorazione.

Anche lui aveva partecipato (insieme ad altre imprese concessionarie di servizi pubblici) alla sponsorizzazione dell’evento Eurochocolate. In cambio il sindaco aveva promesso un suo interessamento alla richiesta del ristoratore di pagare meno Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Non solo: sospettando un’indagine, il primo cittadino si sarebbe preoccupato di far bonificare il suo ufficio e di far sparire il computer usato quotidianamente. Infine l’inchiesta sui concorsi pubblici. Sia per il ruolo dei tecnici che per quello dei vigili urbani, Festa aveva affidato a commissioni interne le selezioni. E la gestione era immediatamente diventata un caso quando un giovane aspirante vigile urbano si era vantato di avere le risposte in tasca. Indagata la presidente della commissione, il giovane concorrente e suo padre, che avrebbe ricevuto dalle mani dello stesso sindaco una busta con le risposte (c’è un video registrato dalle telecamere dei carabinieri). Stesso destino per la concorrente della selezione per funzionario tecnico favorita nel corso dell’esame dopo la segnalazione del solito Festa.

E Avellino nel frattempo finisce all’attenzione del Parlamento. «L'arresto del sindaco dimissionario di Avellino, Gianluca Festa, si inserisce in un momento in cui la corruzione e il voto di scambio mafioso sono all'ordine del giorno. Credo sia un segnale terribile per tutta la politica», ha detto ieri a Caivano, il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Chiara Colosimo. «La commissione antimafia - ha aggiunto - è già al lavoro per un filone d'inchiesta dove entrerà anche il caso Avellino».

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