Fumò hashish con gli alunni, pena ridotta per l'ex insegnante di "Latina Formazione Lavoro"

La prof aveva consumato hashish con alcuni alunni, una ragazza si sentì male

Fumò hashish con gli alunni, pena ridotta per l'ex insegnante di Latina: riconosciuta la lieve entità del caso
di Marco Cusumano
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 11:28

Pena ridotta a quattro mesi, una multa da 800 euro e un risarcimento da 10.000 euro a favore della Garante dell’infanzia e adolescenza Monica Sansoni. La Corte d’Appello di Roma ha ridimensionato la pena inflitta in primo grado all’ex insegnante dell’agenzia “Latina Formazione Lavoro” accusata di aver ceduto droga ad alcune studentesse. La donna, oggi 49enne, era stata condannata in primo grado nel marzo 2023, dalla giudice Giorgia Castriota, a due anni e otto mesi. I giudici romani hanno riconosciuto la lieve entità del caso, riducendo drasticamente la quantificazione della pena ma confermando la condanna con la sospensione.

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Il processo

Secondo la ricostruzione dell’accusa la donna, nel 2020, nel corso di una lezione che si svolgeva nella sua abitazione aveva fumato hashish offrendone una quantità ad alcuni dei ragazzi presenti.

Una giovane si era poi sentita male, dopo aver fumato uno spinello. Dalla segnalazione dell’episodio era stata avviata un’indagine, raccogliendo le testimonianze di alcuni ragazzi e ragazze presenti a casa dell’insegnante.

Nel processo di primo grado, svolto con il rito abbreviato, il pubblico ministero Giorgia Orlando chiese la condanna a due anni e sei mesi di carcere. La difesa, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Schiavone, sostenne l’assenza di prove a carico della prof chiedendo l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Al termine della camera di consiglio il giudice dispose la condanna a una pena superiore a quella richiesta dall’accusa, 2 anni e otto mesi e una multa di 4mila euro. Pena fortemente ridimensionata in secondo grado.

L’unica conferma riguarda il risarcimento di 10mila euro a favore del Garante dell’infanzia Monica Sansoni, costituita come parte civile nel procedimento con l’avvocato Pasquale Lattari. «E’ la prima volta che un’autorità di garanzia istituzionale della Regione Lazio si costituisce autonomamente parte civile in un procedimento – commentò Monica Sansoni – La cifra che ci è stata riconosciuta quale risarcimento sarà utilizzata per progetti di prevenzione, formazione e sensibilizzazione all’interno degli istituti scolastici della provincia, attività che già da tempo portiamo avanti in collaborazione con la polizia e i carabinieri».

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