L'avvertimento di via Nascosa, le auto bruciate sono di due professionisti

L'incendio è doloso, trovato materiale infiammabile, le vetture appartengono a una coppia di commercialisti

Le auto bruciate nella traversa di via Nascosa
di Fabrizio Scarfò
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 10:38

I boati, le fiamme, poi la paura. È senza alcun dubbio di origine dolosa l'incendio che l'altra notte ha avvolto e ridotto in cenere due auto parcheggiate in strada Baviere, una traversa di via Nascosa, a Latina. La distanza tra i due veicoli e soprattutto il materiale infiammabile ritrovato, infatti, non lasciano spazio a incertezze circa la natura del rogo, sul quale adesso indagano i carabinieri. L'allarme è scattato tra le 2 e le 3 della notte fra lunedì e martedì in una via non lontana dalla chiesa di San Matteo, a due passi da strada Sabotino. Una donna ha sentito alcuni rumori sospetti e, temendo che fossero entrati i ladri in casa, si è affacciata alla finestra per controllare. I ladri non c'erano. Ha visto invece le fiamme che avvolgevano le due auto.

L'ALLARME

Immediata la chiamata ai vigili del fuoco, che in pochi istanti hanno raggiunto la strada per domare il rogo che aveva colpito una Toyota Aygo e una Ford Cougar che erano parcheggiate a qualche metro di distanza una di fronte all'altra. Mentre il primo veicolo è stato ridotto completamente in cenere, il secondo ha riportato gravi danni su tutta la parte anteriore, ma anche sul lunotto posteriore. Sul posto, oltre ai pompieri, sono arrivati anche i carabinieri della vicina stazione di borgo Sabotino i quali, al termine delle operazioni di spegnimento delle fiamme, hanno dato il via alle indagini per risalire alle cause del rogo. Tuttavia, non vi è solo la distanza tra le due macchine a fugare ogni dubbio sulla sua origine (troppo lontane una dall'altra affinché il fuoco potesse spostarsi in maniera naturale da un veicolo all'altro). I militari, infatti, hanno trovato materiale infiammabile che certifica la natura dolosa dell'incendio. Da accertare se si sia trattato del gesto di un piromane, oppure, come appare più probabile, di un vero e proprio atto intimidatorio, le cui motivazioni sono però al momento sconosciute. Le due macchine sono entrambe di proprietà di una famiglia residente in zona, sono intestate a una ragazza che però non vive a Latina da anni, studia in un'altra città, gli inquirenti escludono che l'incendio sia in qualche modo riconducibile a lei. È più probabile che l'obiettivo siano invece i genitori, entrambi commercialisti, sessantenni, con studio in centro città. Potrebbe essere proprio da ricercare nella loro professione il movente del gesto intimidatorio. Si tratta naturalmente di un'ipotesi, la più accreditata, ma non si tralasciano altre strade, neppure che l'obiettivo in realtà fossero altri residenti nella zona, insomma un errore nell'individuazione delle vetture.
«E' la prima volta che in questa strada accade un episodio del genere» raccontava ieri mattina un vicino: «E' stata mia moglie a chiamare i soccorsi, dopo aver sentito due botti forti e pensando che si trattasse di ladri che volevano entrare in casa. Abbiamo avuto paura perché le auto erano parcheggiate vicino al muro che separa le abitazioni dalla strada, temevamo che il fuoco potesse lambire anche gli alberi in giardino». Un doppio messaggio di fuoco che arriva esattamente una settimana dopo il rogo che ha distrutto una Mercedes Classe A in via Isonzo, provocando danni a un altro veicolo parcheggiato al suo fianco davanti il distributore di benzina. Un altro episodio poco chiaro, soprattutto dato che in quello stesso punto un paio di anni fa era scoppiato un primo incendio praticamente identico, e che anche quella volta lambì la stessa auto danneggiata nella notte di sette giorni fa.
 

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