Il sogno di Deontay Wilder è noto a tutti i seguaci della boxe, anche perché il campione del mondo Wbc dei pesi massimi non lo ha mai nascosto: sfidare il campione WBA, WBO, IBO, IBF e WBO, la superstar britannica Anthony Joshua, per poter così unificare i titoli. «I pesi massimi devono avere un solo campione», ha ripetuto più volte. Un match che, però, sembra essere lontano. Giorni fa, Wilder ha, infatti, avvisato i fan: «Non vi aspettate niente». Come a dire: «Io ci sono, ma Joshua no». E a Roma, a margine dell'incontro con la stampa – dopo la visita ai piccoli del Bambino Gesù e prima dell'incontro con il papa, momenti organizzati dalla Federazione Pugilistica italiana – ha mandato un messaggio inequivocabile a Joshua.
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«Basta aspettare, fissa questa data - ha detto parlando con MessaggeroTv - è passato molto tempo, diamo ai fan quello che vogliono vedere. Smettila di nasconderti dietro a così tante cose, dietro ai numeri, a considerazioni su chi sia il migliore...scopriamo chi è il migliore. Tutte queste cose non importano al fan medio e a chi ama la boxe. L'unica cosa che sanno è che amano vedere bei combattimenti. E io e te faremmo un grande combattimento. E allora andiamo, una volta per tutti: un campione, un volto, un nome». Il tutto seguito dal suo ormai celebre urlo: “Bomb squad”, che è diventato il grido di battaglia.
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(intervista di Marco Pasqua video di Paolo Pirrocco/Ag.Toiati)
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