Caporalato nelle Langhe, operazione contro lo sfruttamento lavorativo in Piemonte

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In un'importante operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo, insieme ai Comandi Provinciali di Cuneo e Bolzano, è stata portata alla luce una rete di sfruttamento lavorativo che colpisce la zona vitivinicola delle Langhe, in Piemonte. Su ordine del Gip del Tribunale di Asti, sono state eseguite misure cautelari nei confronti di nove individui, tra cui cittadini macedoni, albanesi e tunisini, accusati di caporalato e di impiego di lavoratori irregolari.

L'inchiesta, avviata nell'aprile 2023, ha rivelato pratiche di sfruttamento nei confronti di lavoratori extracomunitari in condizioni di vulnerabilità, reclutati e trasportati in condizioni inaccettabili per lavorare nei vigneti delle province di Cuneo, Asti e Alessandria. Questa operazione ha permesso di identificare quaranta vittime di sfruttamento, provenienti da diverse nazioni, e di segnalare trenta di loro per il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di grave sfruttamento lavorativo. Alcune di queste vittime sono state inoltre accolte e inserite in percorsi di integrazione lavorativa lontano dal luogo dello sfruttamento, grazie al supporto dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e del sistema SAI.

Come parte delle operazioni, è previsto anche il sequestro di undici veicoli utilizzati per il trasporto illegale dei lavoratori. Queste azioni rappresentano un passo significativo nella lotta contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in Italia, con l'obiettivo di garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti.

Le indagini continuano, con l'impegno delle forze dell'ordine di reperire ulteriori prove a favore o a discarico degli indagati, che rimangono innocenti fino a sentenza definitiva. Questo caso evidenzia l'importanza di una vigilanza costante e di un impegno condiviso nella lotta contro le pratiche di sfruttamento lavorativo.