Ater, regali e soldi per la casa popolare: sei arresti a Roma

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Regali e mazzette per pilotare l'assegnazione degli alloggi popolari di Roma, presi d'assalto da occupanti abusivi disposti a pagare bustarelle per scalare illegalmente la graduatoria grazie all'appoggio di funzionari corrotti. Un tariffario consolidato in anni di raggiri - da 1.500 fino a 17mila euro - e cortesie estemporanee: l'acquisto di un'automobile garantito a prezzo scontato, la promessa di un motore di ultima generazione da montare su una barca, lavori di ristrutturazione gratis in una casa delle vacanze. Episodi di corruzione e accesso abusivo al sistema informatico ripetuti in modo «sistematico» - scrive il gip Alessandra Boffi - con «risvolti socialmente dannosi per la collettività». Il bilancio dell'operazione Anaconda - scattata nel 2015 e condotta dagli agenti della Polizia locale e del commissariato Fidene - è di 6 persone ai domiciliari e 52 indagati, tra dipendenti del Campidoglio, funzionari dell'Ater - l'istituto romano che gestisce nella Capitale l'edilizia popolare - e quelli che il pm Francesco Dall'Olio, titolare del fascicolo, definisce «intermediari», che mettono in contatto il mondo della pubblica amministrazione con quello dell'occupazione abusiva di appartamenti e locali.