Meningite a Roma, grave autista Atac: profilassi solo a chi gli è stato vicino

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Nessun allarmismo, è questa la linea. Tanto che da Atac fanno sapere che «dalla Asl non ci è arrivata alcun tipo di comunicazione». I colleghi del trentenne colpito da meningite e ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli hanno riferito che: «Nessuno ci ha consigliato una particolare profilassi né detto niente, perché non hanno ritenuto dalla Asl che ci fossero le condizioni di un contagio, dato che si è ammalato dopo un periodo di ferie». Nessun problema per i passeggeri, ancor più che il conducente è in un ambiente protetto - l'abitacolo - né ha contatti particolari con i viaggiatori. La Asl ha comunque avviato tutte le procedure del caso, la profilassi è stata indicata solo per chi è stato a stretto contatto con il conducente che ha finito il turno di lavoro la mattina del 31 dicembre ed è stato in ferie fino al 6. Poi il 7 si è ammalato, in realtà già il giorno della Befana non stava bene, poi l'otto gennaio si è aggravato. «Non hanno ritenuto opportuna la profilassi - ha detto chi si è trovato nel deposito del centro Atac di Grottarossa - anche perché non ci si incrocia mai nello stesso posto». Ai pochi colleghi che in questi giorni sono andati a far visita presso il Gemelli al conducente dell'Atac, invece, l'ospedale ha comunque fornito la profilassi. La meningite meningococcica, pur colpendo prevalentemente i bambini, si manifesta anche tra giovani adulti che vivono in condizioni di sovraffollamento.