C’è addirittura chi, memoria storica del quartiere, ne ricorda la presenza fin dagli anni ’80 e per questo lo considera un problema irrisolvibile e chi, invece, oggi grida allo scandalo. Su una cosa, però, sono tutti d’accordo: piazza Carli è invasa dalle blatte. È quello che lamentano i residenti della zona ma anche i commercianti, perfino quelli di generi alimentari, con tutti i disagi igienici che questo può comportare.
Nettuno, cani denutriti: pubblica post sui social e ne riesce a salvare 20
«Gli insetti, che nidificano nei tombini, popolano strade e marciapiedi, tanto che in alcuni periodi dell’anno dobbiamo fare lo slalom” racconta una cittadina.
«Ad aprile scorso – racconta la signora Gabriella – sono entrata in cantina con gli operai che dovevano ristrutturala: i muri ed il pavimento erano ricoperti di blatte, tanto che oggi sono terrorizzata all’idea di custodire qui oggetti che sono appartenuti alla mia famiglia a cui sono molto legata. A livello condominiale – prosegue - ci siamo attivati per bonificare i pozzetti non solo del mio palazzo ma anche di alcuni esercizi commerciali. Il vero problema, però, sono i tombini: serve un intervento pubblico a livello stradale, che dovrebbe essere fatto al massimo dopo 20 giorni dalla prima bonifica, altrimenti non ha senso».
«Io mi sono trasferita in questo palazzo da oltre 10 anni – racconta Francesca, 40 anni, residente a via Bandini – e ormai quella con le blatte è diventata una sorta di convivenza. Al di là del garage, non è raro trovarle in casa: salgono dalle scale, arrivano anche dalle tubature. Se non fossero portatrici di malattie non mi impressionerei neanche più». A settembre scorso la richiesta ufficiale di deblattizzazione è arrivata sul tavolo del Municipio XV, Commissione Ambiente che, prendendone atto, l’ha a sua volta inoltrata per competenza al Dipartimento di Tutela Ambientale di Roma Capitale, Ufficio Gestione Specie Sinantrope e Problematiche, da cui i cittadini attendono ora una risposta.