Vedova Failla: "Altra voce in italiano, è di quello che lo ha ucciso"

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"Nell'ultima telefonata, che è stata due mesi forse due mesi fa, io avevo la tentazione di rispondere, ma mi hanno staccato il telefono. Mi sono rivolta al Ministero degli Esteri. Salvo mi chiedeva aiuto perché la sua voce era molto sofferente, io sentivo che stava soffrendo. L'altra voce che io sentivo parlare in italiano era il criminale che me l'ha ammazzato". Sono le parole di Rosalba, vedova di Salvatore Failla, uno dei due tecnici italiani presi in ostaggio e uccisi in Libia durante un trasferimento.