Ucraina, seggi aperti in Crimea per referendum su adesione a Russia

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Urne aperte in Crimea, regione a maggioranza russofona nel sud dell'Ucraina, per il referendum con il quale i residenti sono chiamati a decidere se separarsi dall'Ucraina e aderire alla Russia. Il leader pro russo della Crimea , Sergei Aksyonov è stato fra i primi a recarsi a votare. Due i quesiti ai quali dovranno rispondere gli elettori: 'Sostieni la riunificazione della Crimea con la Russia?' e 'Sostieni il ripristino della Costituzione della Repubblica di Crimea del 1992 mantenendo lo status della Crimea come parte dell'Ucraina?'. Si attende un sì all'annessione a Mosca. Il voto di oggi è considerato illegittimo sia dall'attuale governo di Kiev, nato dopo la fuga del presidente Viktor Yanukovych, sia dai Paesi occidentali. Dopo la fuga di Yanukovych in Russia, il controllo della Crimea è stato preso da milizie locali e truppe armate sotto l'apparente comando di Mosca. In caso di approvazione del referendum, la Russia affronta il rischio di sanzioni da parte dei Paesi occidentali. A Sebastopoli, capitale della Crimea dove ha sede la Flotta sul Mar Nero della Russia in virtù di un accordo con l'Ucraina, l'entusiasmo per il referendum è alto e prima dell'apertura dei seggi i cittadini avevano già formato lunghe code in attesa di poter votare.