Courmayeur, la frana che dal 2009 fa paura alla valle

EMBED
La frana che negli ultimi giorni sta preoccupando Courmayeur, in Valle d'Aosta, non è un fenomeno nuovo. Dal 2009 il Mont de la Saxe è costantemente monitorato con una rete di quattro sistemi distinti e indipendenti, che trasmettono i dati sui movimenti della massa in tempo reale ai tecnici della struttura Attività geologiche dell'assessorato regionale Opere pubbliche. Il fenomeno, spiegano i tecnici, è in continua evoluzione e ha accelerazioni quasi periodiche in corrispondenza del periodo primaverile. Per controllare la situazione la protezione civile utilizza anche un drone, che periodicamente sorvola la zona. Ad aprile 2014 la terra ha accelerato i suoi movimenti. Il 3 aprile il Comune di Courmayeur ha emesso bollettino di elevazione del livello di criticità e finora sono state evacuate 80 persone: tentacinque sono in strutture ricettive a spese del Comune, altri 45 hanno trovato autonomamente una sistemazione. Dal 10 al 17 aprile è stato registrato un aumento delle accelerazioni e l'intensificazione della frequenza dei crolli di massi. Il 17 aprile è crollata una porzione tra i 5.000 e i 10.000 metri cubi. Il 20 aprile un nuovo crollo di qualche migliaio di metri cubi. Un movimento destinato ad aumentare. I tecnici si attendono spostamenti franosi complesivi per 400mila metri cubi di terra, mentre l'intera area a rischio è di oltre 8 milioni di metri cubi.