Salvini manda baci ironici verso Fratoianni, esplode la bagarre in aula

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Baci ironici e proteste hanno segnato il question Time del ministro dell'Interno Matteo Salvini alla Camera. E, visto l'argomento, c'era da aspettarselo: al centro del question time, infatti, il caso Sea Watch. La bagarre, con tanto di battute e risate e applausi, è scattata quando Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, presentando la sua interrogazione si è rivolto così a Salvini: «signor Ministro dell'Interno, dopo averla vista ieri sera livido in volto attaccare la magistratura nel tentativo, peraltro un po' goffo, di mascherare la clamorosa sconfitta subita dalla sua linea....». Nell'interrogazione Fratoianni ha chiesto il ministro i motivi per i quali non ha permesso lo sbarco della Sea Watch e, ha insistito, «voglio sapere anche chi ha ordinato a quella motovedetta di frapporsi fisicamente tra la banchina e la Sea Watch, mettendo sì così a rischio l'equipaggio di quella stessa motovedetta».
 
 


«Eccoli i veri colpevoli: i finanzieri», ha replicato subito Salvini tra gli applausi della Lega e le proteste del Pd e Leu, con Federico Fornaro che ha sbottato: «Rispondi all'interrogazione! Siamo in Parlamento, non in un talk show!». Fratoianni, inoltre ad un certo punto ha mostrato al titolare del Viminale un disegno: «Lo ha fatto mio figlio, che ha sei anni, a novembre dell'anno scorso. Cioè, è arrivato un bambino di sei anni a disegnare una barca con dei bambini, perché spesso, sa, i bambini disegnano altri bambini, e ha fatto scrivere alla maestra una frase molto semplice: «non avere paura che ci sono io e ti tengo», ha sottolineato il deputato di Sinistra Italiana tra gli applausi del Pd e di Leu. Applausi - con Ivan Scalfarotto e Enza Bruno Bossio tra i più attivi nelle proteste sin dall'inizio - ai quali Salvini ha risposto, ironicamente, mandando a baci a due mani.

Gli interessati a quel punto hanno chiesto a Roberto Fico di intervenire e il presidente della Camera ha assicurato che saranno visionate le immagini. Nell'emiciclo è stato il caos. Enrico Borghi, segretario d'aula, è intervenuto per richiamare all'ordine Salvini e invitarlo a «rivolgersi a quest'aula con garbo e con rispetto. Non possiamo accettare lo show permanente ed effettivo dei membri dell'esecutivo. Per quello ci sono già i social». Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev