Milleproroghe, dalla Camera ok alla fiducia: al via la seduta no stop

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Tra proteste e polemiche passa alla Camera la prima fiducia del governo giallo-verde, quella posta sul decreto Milleproroghe. 329 i sì, 220 i no, quattro gli astenuti. Il testo, blindato dall'esecutivo, contiene norme relative a questioni delicate come i vaccini e i fondi per le periferie. Ieri alcuni deputati del Pd avevano occupato l'aula per protesta. Il decreto dovrà tornare al Senato in terza lettura: le opposizioni pronte anche qui a fare ostruzionismo.

La Conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso di andare avanti con l'esame del decreto Milleproroghe con la cosiddetta «seduta fiume», vale a dire senza interruzioni. La decisione verrà ora votata in Aula. Se sarà approvata la sola illustrazione dei 160 ordini del giorno occuperà l'Aula per tutta la notte fino alle 10 di domani mattina, quando inizieranno i voti su di essi.

La seduta fiume è stata decisa per il mancato raggiungimento di una intesa tra la maggioranza e il Pd che sta praticando l'ostruzionismo. Il Pd chiedeva che fosse dato parere favorevole dal governo agli ordini del giorno che riguardano i fondi per le periferie, recependo gli impegni del premier Conte con l'Anci. In più chiedeva che il voto finale fosse fissato a lunedì mattina, per mandare poi il decreto alle Commissioni del Senato lunedì pomeriggio. Le richieste non sono state accolte e la maggioranza ha optato per la seduta fiume.