Di Maio a Conte: «Senza M5S non c'è governo». Bonafede: «Grandi evasori, pronto pacchetto carcere»

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«Prima di tutto sono soddisfatto perché domani finalmente si riunisce il vertice di maggioranza che stavamo chiedendo da un po' e che deve servire a mettere nella legge di Bilancio tre proposte per noi imprescindibili». Così Luigi Di Maio, replicando a Giuseppe Conte sulla Legge di Bilancio: il M5S punta a inserire il carcere per i grandi evasori e la confisca per sproporzione, l'abbassamento dei costi del Pos e il mantenimento per le partite Iva delle tasse al 15% per i giovani. Poi la frecciata: «Se va a casa il M5S è difficile, quasi impossibile, che possa esistere ancora una coalizione di governo. Mi auguro che queste questioni possano essere chiarite».

«I toni "o si fa così o si va a casa" fanno del male al Paese, fanno del male al governo: in politica si ascolta la prima forza politica che è il M5s, perché se va a casa il M5s è difficile che possa esistere ancora una coalizione di governo. I toni di queste ore mi meravigliano, ci sorprendono e ci addolorano», ha spiegato Di Maio.

E sarà portato domani in Consiglio dei ministri per la parte che riguarda il decreto fiscale il provvedimento sul carcere ai grandi evasori. Lo ha detto a Perugia il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. «Dobbiamo decidere - ha spiegato il Guardasigilli - quale parte far entrare subito e quale in sede di conversione e comunque entro 60 giorni».

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Bonafede sui grandi evasori. Non svela quale sarà esattamente la soglia oltre la quale scatterà il carcere per i grandi evasori ma il ministro Alfonso Bonafede. «Ci stiamo orientando per individuarne una che dovrebbe essere intorno ai 100 mila euro» ha il Guardasigilli parlando con l'agenzia Ansa a Perugia. «Oltre questa - ha spiegato Bonafede - c'è la certezza del carcere per i grandi evasori e la confisca per sproporzione».

«Il messaggio che do sempre - ha spiegato ancora Bonafede - è che si deve avere rispetto per le persone oneste. La stragrande maggioranza degli italiani paga le tasse onestamente e per pagarle di meno dobbiamo pagarle tutti».


«Questa è una manovra importante che permette agli italiani di non pagare cara la crisi di ferragosto»: così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede oggi a Perugia. «Altrimenti ci sarebbe stato l'aumento dell'Iva, devastante» ha aggiunto. «Questo Governo - ha rivendicato Bonafede - si è preso la responsabilità di fare una manovra nella quale non ci sarà l'aumento dell'Iva. Lo facciamo con una bella progettualità che ha alla base sia la tutela dell'ambiente, e quindi un'economia virtuosa, sia la lotta all'evasione».