Coronavirus, Calenda: «Governo insegue il virus, manca strategia»

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“Come sapete non ho mai commentato un provvedimento del governo sul piano sanitario, ho sempre anzi rimarcato la difficoltà che il governo affrontava nel gestire una crisi che non ha precedenti. Ma la situazione da ieri mi sembra un po’ diversa”. Così in un video su Twitter l’europarlamentare e leader di Azione Carlo Calenda. “Intanto il Presidente del Consiglio ha fatto una dichiarazione su un decreto che non c’è e che quindi non può essere conosciuto dagli italiani, e questo non va affatto bene. Si fa il decreto e lo si spiega bene, usando meno parole possibili e stando su ciò che il decreto comporta, senza retorica. C’è un altro aspetto ancora che mi preoccupa: il governo ormai sta inseguendo il diffondersi del virus e mi pare manchi completamente di una chiara strategia su come uscirne, sanitaria ma anche economica. Credo dunque -prosegue Calenda- sia arrivato il momento che il governo chieda a tutti quelli che possono di dare una mano operativamente. Io stesso ho dato la mia disponibilità ad Arcuri di lavorare come volontario con lui sul tema degli approvvigionamenti e del sistema produttivo italiano. Ma ci sono tante altre cose da approfondire. Per esempio, il lockdown a un certo punto verrà allentato, probabilmente però dovrà rimanere in vigore per gli anziani. In questo caso per loro cosa vogliamo fare? Chi si sta preoccupando di prevedere quel sistema di logistica che non si può improvvisare dalla mattina alla sera? E ancora, le scuole in parte stanno funzionando sulla base della volontà degli insegnanti e della loro capacità di attivare strumenti, ma molto presto sarà necessaria una struttura che sia funzionante. Questi sono tutti problemi gestionali molto complicati e chi ha una esperienza in questo senso deve essere chiamato per dare una mano. Certo, c’è un fronte che possono seguire solo medici e infermieri, ma c’è il fronte delle retrovie -altrettanto importante- che oggi non è organizzato. Così non può più funzionare”. E conclude “che il governo dunque chiami in servizio tutti quelli che possono aiutare sui diversi fronti, organizzi delle task force e delle catene di comando chiare: è il momento di stare un passo avanti al virus, e non 3 passi indietro”.