Naufragio in Corea, il capitano in salvo sulla prima scialuppa

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Col passare delle ore diminuiscono le speranze di trovare dei sopravvissuti al naufragio del traghetto sudcoreano, ma si moltiplicano le polemiche per la gestione dell'emergenza da parte dell'equipaggio e, in particolare, del capitano della nave."Sono profondamente dispiaciuto e mi vergogno terribilmente per quanto è successo", ha detto con un filo di voce, il capo coperto dal cappuccio della felpa, il capitano Lee Juns-seok, ai microfoni delle televisioni locali. Secondo alcuni media il capitano avrebbe abbandonato la nave con la prima scialuppa di salvataggio. Inoltre, in base a decine di testimonianze concordanti, per lungo tempo l'equipaggio ha raccomandato tramite gli altoparlanti ai passeggeri di non muoversi dalle cabine, fino a quando la nave ha cominciato rapidamente a spostarsi su un fianco e poi ad inabissarsi, intrappolando molti di loro.Intanto la guardia costiera sta indagando su alcuni messaggi giunti presumibilmente dall'interno del traghetto, inviati da studenti intrappolati nella parte sommersa della nave, probabilmente in zone con una sacca d'aria: "Non sono morto", dice uno dei messaggi. "Per favore fate sapere che ci sono persone vive all'interno della nave", si legge su un altro sms, la cui autenticità non è stata ancora verificata.Per il momento sono stati ritrovati solo 9 corpi di passeggeri, i dispersi sono 287 su un totale di 475 persone a bordo, di cui 325 studenti liceali. I sommozzatori continuano a perlustrare la zona, ma nessuno riesce ad entrare all'interno della parte sommersa a causa delle violente correnti e della visibilità molto ridotta. La causa del naufragio è ancora ignota