Evasione in elicottero, governo francese in imbarazzo

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Un'evasione da film. La fuga del rapinatore Redoine Faïd dal carcere francese di Reau, nella Seine-et-Marne, somiglia sempre più ad una scena cinematografica man mano che emergono i dettagli. L«impresà, secondo gli elementi citati da Le Figaro, è durata 10 minuti. L'elicottero, con un commando di 3 uomini armati che hanno preso in ostaggio il pilota, è atterrato nell'unica area del penitenziario non protetta da una rete anti-aerea. L'azione, con ogni probabilità, è stata programmata anche sulla base dei dati raccolti con l'utilizzo di droni. Insomma, nulla lasciato al caso da parte di Faïd e dei suoi complici, che hanno lanciato fumogeni nel cortile. Faïd era a colloquio con il fratello Brahim nel locale predisposto per gli incontri tra detenuti e parenti. A vigilare sul colloquio ci sarebbe stato solo un agente. Il commando ha infranto un vetro e il detenuto ha potuto raggiungere l'elicottero. Le autorità, dal quadro che emerge, non avrebbero brillato per efficienza e la ministra della Giustizia, Nicole Belloubet, non ha potuto evitare di ammettere che »potrebbe esserci stata« una grave carenza alla base della riuscita evasione.