Gaza, 180 missili palestinesi su Israele, la rappresaglia causa tre morti nella Striscia

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Giovedì 9 Agosto 2018, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 19:03

Una calma carica di tensione si registra fra Israele e la Striscia di Gaza, dopo che da parte palestinese è stata annunciata la sospensione delle ostilità. L'annuncio segue una pioggia di missili a cui Israele ha riposto con una serie di raid nei quali sono rimasti uccisi tre palestinesi, fra cui una donna incinta e la figlia di 18 mesi. Malgrado la tregua, nel pomeriggio un missile ha raggiunto la città israeliana di Beersheva, 40 km a nord dalla Striscia di Gaza, per la prima volta dal conflitto di quattro anni fa.

In serata si è riunito il gabinetto di sicurezza israeliano, dopo che il primo ministro Benyamin Netanyahu si era consultato con i vertici della sicurezza nel quartier generale della difesa a Tel Aviv. «L'escalation si è conclusa grazie ad una mediazione internazionale e regionale», ha riferito il centro di comando delle fazioni armate nella Striscia di Gaza. Media israeliani hanno parlato di una intesa per un cessate il fuoco con la mediazione dell'Egitto, ma da parte israeliana non vi è stata alcuna conferma ufficiale.

Secondo l'esercito israeliano a partire dalla scorsa notte sono stati lanciati oltre 180 missili contro Israele, che hanno provocato sette feriti. Attacchi israeliani nella notte hanno causato la morte di tre persone - una donna incinta, la figlioletta e un militante di Hamas - e il ferimento di altre nove, secondo il ministero della salute di Gaza. Nuovi raid aerei israeliani in giornata hanno colpito 140 obiettivi nella Striscia di Gaza, provocando 18 feriti secondo fonti sanitarie palestinesi.

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