Covid-19, compravano mascherine a 36 cent e le rivendevano a 20 euro: maxi-truffa a Bari

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Martedì 7 Aprile 2020, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 14:35

Coronavirus, un sequestro da oltre 1,1 milioni di euro è stato eseguito dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari, coordinati dalla procura della Repubblica, nei confronti di 3 società baresi ritenute responsabili di aver effettuato manovre speculative sulla vendita di mascherine nei confronti di diverse Aziende Sanitarie pugliesi. In particolare, le 3 società in presenza di una grave rarefazione nel mercato nazionale di mascherine ne acquisivano una grande quantità per poi rivenderle a prezzi maggiorati con picchi sino al 4100%. Dall'attività di indagine è emerso che una delle società coinvolte avesse acquistato nell’ottobre 2019 da un fornitore cinese (estraneo alle indagini) oltre 127.000 mascherine filtranti FFP3 al costo unitario di 0,36 euro per poi rivenderle ad un’altra società fornitrice di aziende sanitarie pugliesi, al prezzo di oltre 12 euro cadauna. Quest’ultima società barese ha, infine, ceduto le mascherine filtranti ai medesimi enti sanitari a prezzi oscillanti tra i 18 e i 20 euro al pezzo, iva esclusa.

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