Aggressione a Giuseppe Pio D’Astolfo, oggi 21 anni, finito in coma dopo un pugno ricevuto, il gip del tribunale dei minori dell’Aquila ha rinviato a giudizio l’allora minore lancianese G.P.G., difeso dall’avvocato Vincenzo Menicucci. Processo fissato al 2 ottobre. La procura minorile ha modificato l’imputazione, dopo nuove perizie mediche, in lesioni gravissime e aggravate che superano il 74% e una disabilità persistente, consistente in un significativo deficit della sfera cognitiva, relazionale e comportamentale, tale da impedire una ripresa funzionale in ambito familiare, sociale e lavorativo, con la presenza di una alterazione fisiognomica che incide sulla propria immagine.
L’aggressione al lancianese Giuseppe Pio, allora 18 anni, avvenne all’ ex stazione Sangritana dove era in corso la movida serale.