Incidenti stradali a Roma, tre morti
Motociclista e automobilista vittime dei guardrail

L'incidente della Tangenziale (foto Gabrielli-Toiati)
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Venerdì 8 Agosto 2008, 09:26

ROMA (8 agosto) -Ancora vittime di incidenti stradali nella capitale. A perdere la vita, nel giro di poche ore in trediverse zone della citt, due motociclisti e un automobilista. Un uomo di 36 morto in un incidente stradale avvenuto intorno alle 4.30su viale Palmiro Togliatti : la moto guidata dall'uomo, una Yamaha Majestic, è finita contro un guardrail. Vani i soccorsi.

Tangenziale est. Un secondo incidente mortale ha coinvolto un motociclista di 27 anni, intorno alle 9.15 sulla tangenziale Est, all'altezza di Ponte della Valli, in direzione Olimpico. La moto sulla quale viaggiava il giovane si è scontrata con due automobili. La tangenziale è stata chiusa al traffico per più di due ore, per consentire l'intervento di vigili, 118 e forze dell'ordine, da Ponte della Valli all'Olimpico. La strada è stata poi riaperta intorno alle 12.30.

Automobilista. Terza vittima della strada un automobilista 22enne, Simone Bagnato, morto durante la notte a causa di un incidente stradale avvenuto in via di Torrenova, nella zona di Tor Vergata. Il giovane, un vigilante della Security Service di Roma, probabilmente per un colpo di sonno o a causa della velocità troppo elevata è andato a finire con l'auto sotto le barriere del guardrail.

 

Savip: aveva smontato da turno di notte. «L'incidente che ha causato la morte del ventiduenne che aveva appena smontato dal turno di notte, è solo l'ultimo di un incredibile serie di analoghi episodi che testimoniano come lo spregiudicato sfruttamento delle guardie giurate possa divenire mortale». La denuncia arriva da Vincenzo Del Vicario, segretario nazionale del Savip (Sindacato autonomo vigilanza privata), che sottolinea come «con la scusa della sicurezza il Parlamento ha cancellato con il decreto legge n.112 del 25 giugno u.s. art. 41 comma 3 perfino le labili tutele che esistevano contro lo "straordinario selvaggio"». Il suddetto decreto, spiega Del Vicario, «permette agli istituti di vigilanza di poter derogare all'osservanza della legge 66/2003 in materia di orario di lavoro. Il contratto di lavoro, poi, sembra essere stato redatto apposta per dare ulteriori coperture a chi abusa dello straordinario. Resta la difesa della legge per la sicurezza sui posti di lavoro, ma pare che Prefetture, Questure ed Ispettorati del lavoro ne siano scarsamente informati mentre i datori di lavoro fingono proprio di non conoscerla». Del Vicario invita quindi il ministro dell'Interno Maroni e quello del Lavoro Sacconi ad adottare immediate iniziative «per garantire che vigilanza e trasporti valori siano effettuati nel rispetto di logiche di servizio improntate alla tutela dell'uomo prima che a quella del profitto».