Ostia, parchi invasi dai manifesti elettorali. Ecco, le cartoline di politica e degrado

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Ostia, parchi invasi dai manifesti elettorali. Ecco, le cartoline di politica e degrado di Mirko Polisano I parchi di Ostia invasi da centinaia di manifesti elettorali. Per salvare i marciapiedi, si sporcano le aree verdi. Sembra questa la linea politica che nel X municipio come in tutta Roma si sta portando avanti. Le nuove disposizioni volute dal Campidoglio per evitare i fori nell’asfalto prevedono infatti l’installazione dei tabelloni elettorali nelle aree verdi. Il risultato? Gli spazi, già di per sé lasciati all’incuria e al degrado, sono diventati veri ricettacoli di manifesti strappati. La concorrenza tra partiti non giova al territorio e poco importa se sporcare, ma l’importante è mostrare logo e sguardi rassicuranti. Una situazione che ha mandato su tutte le furie i cittadini che hanno intrapreso anche azioni di protesta, scrivendo al municipio, Ama e Vigili Urbani. E anche sui social monta la polemica. «Una sfilza di cartelloni elettorali piantati in un parco verde è normale? È legale? – scrive Alessandro C. sul suo profilo facebook- il comune pensa alla campagna elettorale ma si disinteressa completamente del verde,della qualità della vita dei suoi cittadini e della normale potatura che tutti noi paghiamo e che abbiamo il diritto di ottenere. Neanche la savana ha un verde così rigoglioso (erba alta più di un metro) e clochard dissipati fra le palme». Il match tra politica e rispetto delle regole a Ostia, nel municipio commissariato per mafia, non riesce ancora ad arrivare ad una conclusione. Anzi, forse non è giunto nemmeno alla fine del primo tempo. Servizio di Mirko Polisano - Video di Mino Ippoliti