Questo mentre il bilancio delle vittime sale ad otto, dopo che è stato ritrovato nel Tamigi il corpo del francese Xavier Thomas finito nel fiume dopo essere stato investito sul London Bridge dal furgone con a bordo i tre terroristi. Le indagini per individuare i complici del commando vanno avanti - questa mattina è stato arrestato un 30enne ad Ilford nell'est della capitale - e fanno sempre più discutere le falle di polizia e servizi, in particolare quelle riguardanti Zaghba. Le critiche partono dalla stessa stampa nazionale: il Daily Telegraph e il Times denunciano come le autorità italiane abbiano dichiarato di aver segnalato il giovane e condiviso con il circuito internazionale d'intelligence - apparati di sicurezza britannici inclusi, quindi - le informazioni sul fermo di polizia operato a Bologna nei suoi confronti, quando Zaghba aveva cercato di partire per la Turchia e aveva addirittura detto agli agenti, come fosse una battuta, di «voler diventare un terrorista».
Intanto, il capo della polizia Franco Gabrielli ha sottolineato che l'Italia ha «le carte e la coscienza a posto», spiegando che è stato fatto tutto il possibile per segnalare il giovane estremista.
Nelle ultime ore si sono conosciuti i nomi delle otto vittime, tutte straniere tranne un solo suddito di sua maestà. Oltre al 45enne Thomas, ci sono altri due francesi fra i morti: il 27enne bretone Alexandre Pigeard e il 36enne chef Sebastien Belanger. Gli australiani uccisi sono invece l'infermiera 28enne Kirsty Boden e la babysitter 21enne Sara Zelenak. La prima vittima ad essere identificata era stata la canadese Christine Archibald, 30 anni, mentre l'unico britannico fra i morti è James McMullan, 32 anni, residente ad Hackney, nell'est di Londra. In giornata è arrivata la conferma della morte dello spagnolo Ignacio Echeverria, 39 anni, che era dato per disperso. Nonostante il tentativo di tornare alla normalità la tensione in città è ancora molto alta. Notevole la presenza della polizia a Borough Market nella zona dell'attentato e domani si vota col rischio «significativo», stando agli esperti, di attacchi ai seggi. Anche oggi ci sono stati una serie di allarmi, poi rientrati, che hanno fatto pensare al terrorismo: come un donna accoltellata nell'est di Londra e due esplosioni controllate condotte dalla polizia vicino alla nuova ambasciata Usa, in via di costruzione nel quartiere di Wandsworth.
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