25 aprile, la guerra e la “Resistenza” sui Monti Lepini: a Cori gli storici a confronto

Gioacchino Giammaria: «L’obiettivo è raccogliere le testimonianze di chi ha vissuto quei giorni e confrontarle con le riletture storiografiche più recenti»

Un convegno per commemorare gli 80 anni della Liberazione e fare luce sulla Resistenza sui Monti Lepini. L'appuntamento è oggi alle 16:00 presso il teatro comunale "Luigi Pistilli" di Cori. Alle 15:00, prima dell'evento, ci sarà la deposizione di...
di Martina Onorati
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 06:00

L’EVENTO

Un convegno per commemorare gli 80 anni della Liberazione e fare luce sulla Resistenza sui Monti Lepini. L'appuntamento è oggi alle 16:00 presso il teatro comunale "Luigi Pistilli" di Cori. Alle 15:00, prima dell'evento, ci sarà la deposizione di una corona d'alloro presso il Monumento dei Caduti. I lavori avranno inizio con i saluti del presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti, del sindaco di Cori Mauro De Lillis e di Filippo Fasano del comitato Anpi della provincia di Latina.

Seguiranno gli interventi decicati alla Resistenza in terra pontina e in particolare a quanto accadde sui Monti Lepini che saranno moderati Gioacchino Giammaria. Inizieranno Antonio Parisella, docente universitario, già presidente del Museo Storico della Liberazione di Roma, e Pier Giacomo Sottoriva, giornalista, storico, grande conoscitore del territorio e della storia locale che agli anni del secondo conflitto mondiale ha dedicato numerose pubblicazioni. Poi si succederanno Roberto Salvatori, Giancarlo Onorati, Clemente Ciammaruconi, Michelangelo Leva, Italo Campagna, Pietro Vitelli, Piero Cascioli, Luigi Fattorini, Isabella De Renzi, Serena De Marsanich, Luigi Roberti e l’editore Dario Petti.

Al centro della discussione quanto accadde dopo lo sbarco di Anzio e Nettuno del 22 gennaio 1944, quando i Monti Lepini, divennero un'area strategica per la vicinanza ai due fronti: la linea Gustav e Anzio/Nettuno. Un periodo funesto, con continui bombardamenti sul territorio, che costò la vita a tanti concittadini. La Resistenza sui Lepini fu essenzialmente una guerra di retroguardia, caratterizzata da violenza, contraddizioni e orrori, ma anche da azioni di grande coraggio da parte dei partigiani. «Si tratta di una prima riflessione sui Monti Lepini e su quell'importante periodo storico» spiega Gioacchino Giammaria, presidente dell'Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale. «L'obiettivo è quello di realizzare una pubblicazione che raccolga le testimonianze di chi ha vissuto quei fatti in prima persona e le riletture storiografiche più recenti».

«Il 25 Aprile è un anniversario fondamentale per il popolo italiano - sottolinea il sindaco di Cori, Mauro De Lillis - che quest’anno commemoriamo con un convegno di alto profilo scientifico e culturale, organizzato con la preziosa collaborazione della Compagnia dei Lepini».

«Abbiamo voluto riunire tutti gli studiosi che hanno dedicato anni alla ricerca sulla Resistenza», ha aggiunto il presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti. «Grazie al loro lavoro, stiamo riscoprendo storie avvincenti che ci riportano a un momento drammatico ma anche esaltante della nostra storia, che permette alle nostre popolazioni di riconquistare la libertà e la democrazia.

I risultati del convegno saranno pubblicati in un volume che verrà presentato nel 2025, in occasione degli 80 anni della Liberazione Nazionale. Il tema della memoria è centrale. Ciò che siamo oggi come comunità dipende anche dai momenti difficili che abbiamo vissuto in passato. Questo incontro - ha concluso Quirino Briganti - è un modo per rendere onore a tutti gli eroi, civili, militari e partigiani, che hanno perso la vita nel conflitto. E' anche un dovere per le nuove generazioni conoscere la nostra storia e tramandarne i valori nel futuro».

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