L’AQUILA – Minacciato di morte, preferisce rivolgersi ai carabinieri che in poco tempo sono riusciti ad organizzare un blitz che ha portato al fermo di quattro stranieri e al rinvenimento di 4 chilogrammi di hashish e 40 grammi di cocaina. L’attività di polizia giudiziaria dei carabinieri della Sezione operativa della Compagnia dell’Aquila non è conclusa e potrebbe pertanto riservare ulteriori ed importanti sviluppi. C’è un particolare che lascia sgomenti perché finora mai emerso nell’ambito delle numerose attività di polizia giudiziaria interforze riguardanti il dilagante fenomeno dello spaccio: l’obbligo per taluni giovani stranieri di diventare corrieri di droga sotto minaccia di morte da albanesi o macedoni senza scrupoli. Viaggi tra Avezzano e Roma per soddisfare le richieste sempre più pressanti da parte dei consumatori del capoluogo. Stando ad alcune indiscrezioni, proprio un giovane corriere di droga “pentito” perché intimorito per la sua vita, due giorni fa con le sue dichiarazioni ha dato il via ad una importante attività antidroga che ha portato al fermo (non si sa se nel frattempo il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Guido Cocco li abbia tramutati in arresti) di tre giovani di nazionalità albanese ed un macedone, tutti noti alle forze dell’ordine per reati specifici e residenti in città, (assistiti dall’avvocato Francesco Valentini) accusati di detenzione a fini di spaccio.
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